sabato 27 settembre 2008

ALCOOLISTI IN TRATTAMENTO

Il Club degli alcolisti in trattamento

Il Club degli alcolisti in trattamento è un’associazione, composta da famiglie con problemi alcolcorrelati, che accoglie tutte quelle persone che intendono smettere di bere per, poi, consolidare il cambiamento dello stile di vita. Smettere di bere non è facile, cambiare le proprie abitudini, i propri comportamenti lo è ancora meno: soprattutto è difficile farlo da soli. L’esperienza dei Club (2200 in Italia e in altre 36 nazioni) insegna che “fare insieme” è più facile. Insieme, è più facile non solo smettere di bere ma anche cambiare uno stile di vita che ha procurato tanti problemi e sofferenze. Il Club è una comunità multifamiliare dove le famiglie si incontrano con cadenza settimanale per condividere storie, difficoltà, dolori, speranze, gioie e progetti.

Il lavoro nei Club è basato sull’ approccio ecologico-sociale ai problemi alcolcorrelati e complessi nella comunità locale, il che vuol dire che, quando in una famiglia c’è un problema, quel problema non riguarda mai il singolo membro che ha difficoltà con l’alcol ma tutta la famiglia e, in senso più ampio, la comunità in cui essa vive.

Le famiglie dei Club scelgono di non bere e di non tenere in casa bevande alcoliche perché, nella frequenza settimanale, si mettono in discussione e diventano consapevoli che separare chi beve da chi non beve, distinguere tra colpevoli e vittime impedisce il cambiamento dello stile di vita, aumentando il rischio di ricaduta. Inoltre, non bere rappresenta, per tutta la famiglia, non solo un atto di solidarietà e di condivisione ma, soprattutto, una scelta concreta di promozione e protezione della salute per ogni membro della famiglia (bere è sempre e comunque un comportamento a rischio).

“Il lavoro dei Club offre alle famiglie un’opportunità di crescita e maturazione, la capacità di riguadagnare la gioia di vivere, la riappropriazione del proprio futuro perso nei problemi alcolcorrelati, la possibilità di tendere verso un livello superiore dell’esistenza:
un superamento, una trascendenza di se stessi”.
V. Hudolin